Le domande più frequenti sulle protesi all’anca o al ginocchio.

By: | Tags: | Comments: 0 | luglio 17th, 2017

L’obbiettivo del trattamento ortopedico di tipo protesico, cioè di sostituire la vostra anca o il vostro ginocchio con un impianto proteisco artificiale, è quello di alleviare il dolore e di ripristinare la funzione della vostra articolazione malata. Nella pianificazione di questa cura dunque, l’ortopedico si occuperà di prendere in considerazione molti fattori tra cui l’età, la salute generale, e cosa ci si aspetta dall’intervento chirurgico. Solitamente, si prende in considerazione l’idea di sostituire l’anca o il ginocchio con una protesi, nel momento in cui i metodi di trattamento non chirurgici, come ad esempio le infiltrazioni, non hanno avuto alcun successo.

Ci sono molte domande che una persona si pone quando si decide di sostituire l’anca o il ginocchio con una protesi, quelle più frequenti sono:

  • Quali sono le principali e/o più frequenti complicanze della chirurgia protesica all’anca o al ginocchio?

    La protesi dell’anca o al ginocchio è un intervento il cui tasso di complicanza è molto basso ma comunque bisogna mettere in preventivo che, qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto. Le complicanze più temibili oltre a quelle di tipo anestesiologico e la trombosi alle vene, rischi comuni tutti gli interventi agli arti inferiori sono: l’infezione, la frattura periprotesica specifica per la protesi di anca e per la protesi di ginocchio, la rigidità : cioè la difficoltà ad estendere o a flettere il ginocchio. Quando insorgono queste complicanze è necessario un nuovo intervento chirurgico per risolvere il problema ma, la percentuale di complicazioni varia tra 1% e il 2% di tutti gli interventi. La protesi è uno degli interventi più riusciti della medicina, vengono eseguiti centinaia di migliaia di impianti protesici ogni anno. La percentuale di soddisfazione varia tra l’80 e il 90%.

  • Se decidi di non fare l’intervento chirurgico, qual’è il rischio?

    Non esiste un rischio specifico quando si decide di non farsi operare; il rischio è che con il tempo il dolore peggiori ma dal punto di vista chirurgico la difficoltà dell’intervento resta pressoché invariata. L’unica considerazione è che probabilmente eseguire questo intervento quando si diventa troppo anziani, le condizioni generali potrebbero peggiorare aumentando di fatto alcuni rischio collegati allo stress dell’intervento.

  • Quanto dura una protesi d’anca o al ginocchio?

    in media, una protesi d’anca o al ginocchio dura una quindicina di anni. Ci sono persone nel mondo che hanno il loro impianto da più di trent’anni, ma comunque quando si decide di affrontare questo intervento bisogna mettere in considerazione che, in un lasso di tempo medio di circa quindici anni, con ogni probabilità bisognerà sottoporsi ad un altro intervento detto di revisione, cioè di sostituzione di una o più componenti usurate della protesi.

  • Che cosa è possibile fare e non fare dopo aver sostituito l’articolazione con una protesi?

    Quando tutte è andato per il verso giusto e la possibilità che questo succeda dopo una protesi all’anca supera l’87% quindi molto alta, sarà possibile fare tutto e sembrerà di non essere mai stati operati. L’anca o il ginocchio torneranno a funzionare perfettamente e senza dolore. E’ possibile anche praticare sport, anche se sport impegnativi come tennis e corsa, sono sconsigliabili in quanto portando ad un usura precoce/accelerata della protesi. In linea generale camminare, trekking leggero, nuoto, bicicletta ed altre attività fisiche sono possibili senza creare particolari problemi.

  • E’ necessario fare fisioterapia dopo l’intervento chirurgico?

    Dopo una protesi all’anca ma soprattutto al ginocchio, la fisioterapia è fondamentale per un buon risultato finale. Deve essere fatta da personale esperto e qualificato per almeno 2-3 mesi, tutti i giorni.

 

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